di Gabriella Debora Giorgione – Cita La Pira e Sennet, nell’ultima diretta Facebook, quella di presentazione della Scuola politica di Civico22 e del lancio della campagna “Candida il candidato”. Angelo Moretti, capello scomposto e sguardo non abituato ad inseguire la telecamera, da oggi, anzi da ieri sera alle 23, è ufficialmente il candidato Sindaco di Civico22.
La “base”, cioè la platea degli iscritti all’Associazione politico-culturale “Civico22”, lo ha indicato praticamente all’unanimità nelle consultazioni che si sono svolte, appunto, domenica 24 gennaio.
La storia di questa storia inizia ufficialmente il 9 dicembre 2019, ma le radici di questo “movimento” in città risalgono a prima, agli anni in cui Moretti lottava per lo spazio diventato “Orto di Casa Betania”, per lo spazio diventato “È più bello insieme”, per lo spazio ai fragili, insieme a don Nicola De Blasio, in Caritas Benevento, per lo spazio all’accoglienza, all’economia civile, alla rigenerazione delle piccole comunità delle aree interne diventato nazionale con “Sale della Terra” e “Piccoli Comuni Welcome”, per lo spazio al rovesciamento del concetto di welfare diventato Rete nazionale con “Per un nuovo welfare”.
Già, lo spazio. Che in realtà per lui è “luogo”, partendo da Morin fino a Becchetti e a Levinas e a quel Sennet che in uno spazio di ventidue metri indica la relazione ancora possibile perché le donne e gli uomini, le persone, possano ancora guardarsi e ritrovarsi.
Chi crede che Moretti sia “nuovo” a queste declinazioni della parola politica, sbaglia.
Chi pensa che il suo impegno nel sociale sia un “mestiere” e non “scelta politica” che viene da lontano, commette un errore di valutazione antistorico che lo porterà fuori tema e fuori strada.
E sbaglia anche chi pensa che Civico22 sia nato per caso o per forza.
Non è affatto un caso che la storia di Moretti incroci quella di Pasquale Basile, militante di posizione diversa da Moretti, anch’egli da sempre in lotta per lo “spazio” di una casa ai senza tetto, per gli “spazi” sociali gratuiti dell’Asilo31: è anche questo incontro di diversità solo apparenti, unite in realtà dallo sguardo alle persone deboli, il valore aggiunto che ha cullato la nascita di questo “fenomeno” politico beneventano.
Civico22 è il “luogo” in cui tantissime persone si stanno identificando, si stanno esprimendo, si stanno aprendo ad una nuova fiducia nel “fare” e nell’esserci. Sono avvocati, medici, casalinghe, insegnanti, studenti, impiegati, operatori sanitari, baristi, giovanissimi e anche pensionati che stanno “uscendo” per dire “io ci sono”, “io ci credo”, per essere parte nel “viaggio”, che poi è la vera emozione che restituisce valore.
Persone che però non sono “oggetto” di contrattazione ma “soggetti” attivi e protagonisti delle scelte che il “loro” movimento deve fare.
È così che si sono espressi, ieri. Hanno dato la linea che il Segretario politico, Pasquale Basile, dovrà seguire.
Punto irrinunciabile: lavorare per una Benevento inclusiva, verde, intelligente, anche rinunciando al candidato Sindaco che hanno votato all’unanimità.
La forza di Civico22 è qui: autonomia nel ragionamento, nessun movimento a leader carismatico, nessuna identificazione con la persona.
Se Angelo Moretti è stato scelto è perché incarna, e non da oggi, quella visione, quei valori, quella lotta per la difesa di quello “spazio” che è pubblico e non privato.
Le persone di Civico22, insomma, hanno fatto la propria scelta di “acquisto politico”, rovesciando di fatto la logora abitudine dei “pacchetti di voti” sbandierati ai tavoli delle trattative: non è la politica che acquista il consenso, ma è chi esprime il consenso che acquista la politica.
E sul con-senso avremo modo di scrivere e di parlare, da oggi, anzi da ieri sera.
“Come ti senti, Angelo?”, gli chiede qualcuno, stamattina.
“Tranquillo”, sorride lui e riprende il suo lavoro.
Va tutto bene, per fortuna resta tutto normale.

Share This