Giovani, acqua, anticorruzione, bilancio: una settimana che fa riflettere.

Le proposte di ArCo.

Per molti motivi questa appena trascorsa è stata una settimana intensa, per Benevento
La sera di sabato 19 giugno un branco di ragazzini fuori controllo – quasi certamente per futili
motivi – si è scatenato su un loro coetaneo che proveniva dalla provincia, continuando a percuoterlo
quando il ragazzo era ancora a terra.
L’Autorità Nazionale Anti Corruzione (ANAC) ha fatto rilevare alla nostra Amministrazione
comunale che una gara d’appalto è sempre necessaria quando si affidano lavori per sette milioni di
euro ad un’azienda privata, sottolineando che la norma anticorruzione non può essere raggirata
con il trabocchetto del “project financing”, soprattutto se il privato che cofinanzia l’opera mette
meno del 25%, a fronte del 51% obbligatorio per legge.
La Gesesa ha dato finalmente ascolto reale alle istanze dell’Associazione “Altrabenevento” sulla
condizione di disuguaglianza dell’acqua in città.
La Giunta comunale, dopo che il Sindaco ha tentato maldestramente di intestarsi “nu milione” (alla
Luciano de Crescenzo) contro la povertà, annuncia che il disavanzo dell’Ente Comunale (le famose
perdite che avrebbero dovuto determinare la condizione di dissesto voluto dall’Amministrazione
Mastella) è sceso da 34 milioni ad 8 milioni di euro per l’effetto di una sentenza della Corte
costituzionale, che viene assurta ad interpretazione autentica di una norma.
Nel frattempo, la campagna acquisti elettorale è formalmente aperta e chi oggi è in maggioranza,
o chi è stato in maggioranza con Mastella fino all’altro ieri, ora si organizza per passare ad altri
schieramenti politici per le prossime amministrative. E come per magia si aprono nuovi cantieri
inaugurati dall’Amministrazione uscente che, non fosse stato per il Covid, sarebbe già molto uscita
perché le elezioni avrebbero dovuto tenersi a maggio scorso.
Che riflessioni ricaviamo da questa settimana? Che solo le forze civiche – guidate da un lavoro
duro e critico di un’associazione come Altrabenevento e da tutti i Comitati che hanno sostenuto le
sue lotte – hanno portato a segno qualcosa di buono per la città.
Se non fosse stato per queste forze civiche il dibattito di questa settimana sarebbe stato incentrato
solo sugli acquisti elettorali, sul ballo dei milioni di euro che appaiono e scompaiono nei nostri
Bilanci, sulle esternazioni temporanee di un sindaco che di fronte alla tragedia di un vuoto di senso
dei ragazzi e delle ragazze tuona in maniera stucchevole che “chiuderà tutto”, come fanno certi
politici quando non hanno la competenza di intessere un vero dialogo con la città. Quel dialogo che
serve per capire, decifrare ed intervenire sulle ferite che attraversano i nostri ragazzi che, come
tutti gli adolescenti italiani, sono stati lasciati per troppo tempo in una cattività e distanza sociale
fuori dal normale e che oggi diventano pedine del dibattito su di loro ma non vengono chiamati ad
esserne protagonisti. Una sola cosa doveva funzionare: il sistema di videosorveglianza, ma pare che
nessuna immagine aiuti a ricostruire la dolorosa vicenda di sabato scorso.

Come Coalizione Arco proponiamo di:
• potenziare i centri di ascolto giovanili e l’animazione di educatori alla pari (peer to peer) per
tutto il periodo estivo;
• coinvolgere i giovani nel dibattito elettorale non per chiedere voti o presenze di rappresentanza,
ma perché possa esserci con loro un vero dibattito sulla città che sognano, sulle loro attese, sui
desideri più che sulle paure, un dibattitto in cui i candidati a sindaco si pongano solo in ascolto;
• abbandonare per sempre l’opera insulsa del palazzo e del megaparcheggio al Terminal degli
autobus, bocciata anche dall’ANAC per le modalità in cui si sono estrinsecati gli affidamenti dei
lavori ai privati, ed utilizzare il fondo Periferie per il ripristino di spazi sociali nei quartieri e nelle
contrade;
• avviare una vera promozione civica di conoscenza sui meccanismi di depurazione e di
distribuzione dell’acqua in città, perché gli elettori vadano a votare consapevoli che
l’eliminazione della disuguaglianza tra zona alta e zona bassa di Benevento è una richiesta
legittima e possibile, basta fare i giusti investimenti, anziché perdere tempo in opere inutili e
dannose in una città già inquinata.
• sul Bilancio comunale informare i cittadini sui dati reali con una comunicazione istituzionale
trasparente e chiara.

 

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