L’assemblea del 9 Dicembre di Civico22 ha segnato il passaggio verso la costituzione di un movimento civico che mira a operare politicamente e si è costituita una segreteria per coordinare le scelte di natura politica, che curi i rapporti, che rappresenti Civico22.
Nella prossima assemblea, che sarà fissata con molta probabilità ai primi di Gennaio 2021, verrà eletto il Coordinamento che avrà un ruolo strategico nell’effettuare la campagna di tesseramento, nella formazione di gruppi tematici di lavoro e nella formazione delle liste civiche che correranno nella prossima tornata elettorale.
Un percorso che si dirige verso la realizzazione di una città partecipata, inclusiva, verde e sostenibile, che protegga e valorizzi i beni comuni, una città nella quale le sue intelligenze, il suo know how, le sue professionalità rappresentino il patrimonio per creare nuove opportunità di lavoro e di crescita, una città alternativa ai modelli di governo subordinati alla mera gestione del potere perpetrata in questi anni.
Anche se molti di noi provengono dalle esperienze della sinistra di base e del cattolicesimo e hanno delle storie importanti di impegno sociale, Civico22 resta un movimento civico che, come asserito all’atto della sua nascita, ha l’obbiettivo di dialogare, senza alcun pregiudizio, con coloro i quali condivideranno una visione tesa al perseguimento del bene comune e di una città a misura delle esigenze dei suoi cittadini e dell’interesse generale della comunità.
Per questo motivo non ci riconosciamo nei modelli delle alleanze precostituite, perché consacrate da modelli o vincoli di governo regionali o nazionali né tantomeno modelli di alleanza esclusivamente politici da contrapporre pregiudizievolmente a modelli esclusivamente civici.
Costruire alleanze sulla base di modelli dati o precostituiti senza prima discutere insieme delle maggiori problematiche vissute oggi dai cittadini individuando proposte di governo concrete ci condurrà verso la costruzione di scatole vuote. Il rischio reale che si corre è costruire coalizioni speculari all’ attuale maggioranza di governo della città, tenuta insieme soltanto da grandi interessi garantiti dalla gestione clientelare del potere.
Oggi la città di Benevento non ha la necessità e l’urgenza di scegliere il futuro apparato di potere che sarà chiamato a gestire le sue risorse nei prossimi cinque anni bensì ha l’urgenza di puntare su una possibile idea di sviluppo compatibile al suo ambiente e al suo patrimonio storico culturale, di puntare sulle sue grandi capacità per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti, un disegno di città, un programma di investimento di nuove risorse funzionale alle esigenze de suoi cittadini, una visione che una classe dirigente rinnovata da competenza ed entusiasmo potrà rappresentare.
Costruire alleanze dall’aggregazione delle idee e delle proposte di governo e non soltanto dalla mera addizione dei ceti politici siano essi provenienti dai partiti o dai movimenti o dalle associazioni non è il frutto di una visione romantica e idealista dell’impegno politico da prendere a sberleffo ma è oggi frutto di una realistica lettura della fase politica di cui riconoscerne l’urgenza e la necessità.
Sfidare l’attuale maggioranza di governo sul proprio terreno di elezione fatto di gestione di potere clientelare e costruzioni di alleanze a partire dall’aggregazione di apparati tenuti insieme soltanto da interessi particolari significherà condurci alla sconfitta certa dinanzi ad un avversario oggettivamente più forte.
Sfidare l’attuale amministrazione di governo a partire dalla nomenclatura di spessore con profili simili a chi la rappresenta a partire dai ruoli già ricoperti in politica o dalla presunta “esperienza” significa proporre l’immagine speculare di Mastella.
Dall’altro lato sfidare l’attuale amministrazione con profili scialbi che siano individuati utilizzando come metro di scelta il livello di affidabilità per gli stessi apparati di potere e non il consenso dei cittadini grazie ad una forte riconoscibilità sociale, significa giungere a sconfitta certa.
Per riuscire a vincere contro un modello radicato di gestione del potere è oggi necessario un sogno in cui credere, un sogno concreto che sia capace di parlare alla pancia e al cuore dei cittadini, una visione, un’alternativa reale e con essa una guida che al meglio possa rappresentarla.
Per questo motivo chiediamo un passo indietro a tutti rispetto ad alleanze precostituite o imposte per farne due in avanti verso una proposta condivisa di cambiamento e di governo credibili.
Costruiamo un’alternativa a partire da un confronto franco, pubblico trasparente su idee e proposte, confrontiamoci con l’obbiettivo di fare sintesi e consegnare prospettive concrete ai cittadini.
Facciamo in modo che il collante di una vera alternativa all’attuale modello di governo non sia l’obbligo di stare insieme sulla base di modelli di governo regionali o nazionali che lo impongono o sulla base di pregiudizi di autosufficienza delle forze civiche o delle forze politiche.
Facciamo in modo che il collante di un’alternativa reale diventi il dialogo scevro da pregiudizi e la condivisione di punti di vista e posizionamenti sul futuro della nostra città.