Il vero cambiamento? Solo con Moretti Sindaco e ArCo

Come avevamo preannunciato da aprile, è arrivata la famosa resa dei conti della classe politica beneventana: il Pd spaccato in tre sezioni; nuovi mastelliani; ex mastelliani di ferro che ora si buttano nell’altra area di gioco; movimenti sotterranei tipici del calciomercato per acquisire simboli e pacchetti elettorali preconfezionati, fino alla rinnovata fedeltà dei parlamentari 5 stelle al ceto politico.

Nel frattempo:

  • Clemente Mastella, il Sindaco uscente, inaugura in pompa magna un nuovo fast-food alle porte della città, dando lustro ad uno scampolo di mercato globale in via di fallimento e trascurando le competizioni reali tra territori per l’affermazione dei distretti enogastronomici di qualità, competizione a cui Benevento dovrebbe naturalmente appartenere e vincere, se solo la politica lo volesse;
  • la Procura indaga sul taglio scriteriato dei pini secolari che Civico22, insieme alla società civile riunitasi nei comitati “Giù le mani dai Pini” e “Benevento città verde”, aveva fortemente denunciato;
  • dopo l’insistenza e le denunce circoscritte di Altrabenevento, viene aperto un nuovo rubinetto di acqua buona del Torano-Biferno, solo per 700 famiglie, mentre quell’acqua continua ad essere dispersa per innaffiare le aiuole della città, lasciando a trentamila persone l’acqua di pessima qualità dei pozzi di Pezzapiana;
  • grazie ad Altrabenevento, in particolare, e a Civico22, che ha portato la questione all’attenzione nazionale, il Comune di Benevento è stato costretto a bloccare la mega opera del mega parcheggio a piazza Risorgimento, finanziata con il Piano Periferie;
  • in questi cinque anni, i teatri hanno via via chiuso, la Spina Verde del Rione Libertà è stata lasciata marcire e i fiumi sono stati violentati senza controllo e senza cura;
  • la Procura della Repubblica ha chiuso l’indagine anche per i depuratori, con contestazioni di reato per 24 persone, tra le quali tecnici ed amministratori di Gesesa.

Di tutte queste lotte, la politica dei partiti si è disinteressata largamente, impegnata com’era a capire i rapporti di forza interni al Consiglio Comunale. Quando se n’è interessata, lo ha fatto grazie allo stimolo e al traino delle forze civiche della città.

Adesso quella politica intende riposizionarsi in vista delle elezioni di ottobre, seguendo gli schemi stantii di aggregare forze elettorali vecchie ma senza una chiarezza di visione e di obiettivi: c’è chi invoca lo schema regionale e chi quello nazionale, come se un fiume o l’acqua avvelenati si guarissero con i tatticismi delle pedine spostate negli schieramenti elettorali.

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