Nessuna Paura del Dialogo

 

Quando centinaia di cittadini hanno deciso di riunirsi in Civico22 lo hanno fatto con la determinazione di oltrepassare la soglia da attivisti della politica alla politica attiva, consapevoli che si possa fare politica in due modi, altrettanto utili ed efficaci, dentro ad un consiglio comunale e fuori dallo stesso, dentro gli organismi istituzionali ed anche fuori.

 

Uno dei temi che maggiormente ci ha uniti e che tuttora ci unisce nell’agone elettorale e politico è quello della difesa degli ecosistemi e della tutela dei beni comuni. Il più importante di questi resta l’acqua. Sull’acqua Civico22 ha espresso con chiarezza la propria posizione in tutte le sedi : il servizio idrico deve essere un asset interamente pubblico, non può e non deve cadere nelle mani delle multinazionali.

 

Conosciamo bene i tanti disagi che i comuni ed i loro abitanti hanno fino ad oggi vissuto per via di consorzi pubblici non efficienti, come le tante falle lamentate da chi è stato fruitore dell’Alto Calore, ma sappiamo anche che ad una falla organizzativa e strutturale si può sempre porre rimedio con una buona politica. Da una dipendenza economica per le logiche di profitto, che è la ragione di vita delle multinazionali, si potrebbe invece non aver alcun riparo. La guerra all’Ucraina e la notevole difficoltà a renderci indipendenti dalla distribuzione del gas russo, dovrebbero insegnarci tanto in materia.

 

Gli studi di geopolitica e di economia globale ci avvisano con chiarezza che la prossima risorsa preziosa, per cui ci saranno le prossime terribili guerre, sarà il cosiddetto “oro blu”, l’acqua appunto. Sarebbe davvero un errore enorme per i popoli occidentali, che vivono in democrazie compiute, essere così ingenui da affidare la distribuzione del proprio oro blu ad aziende con sedi in paradisi fiscali che hanno l’obiettivo di far crescere i dividendi per i propri azionisti e non certo occuparsi di uguaglianza sociale e resilienza delle aree interne. Ad esempio, Acea, che ha in pancia la nostra Gesesa, è posseduta per il 24% circa delle sue azioni dalla Suez Enviroment, il secondo gruppo mondiale nel campo della gestione delle acque e dei rifiuti. Essere così ingenui da pensare che affidare ad un privato predatorio la gestione del servizio idrico sia una scelta necessaria non appartiene affatto alla cultura di Civico22.

 

Così come non ci appartiene il manicheismo di chi oggi grida all’inciucio perché un nostro attivista, l’ingegnere Silvio Baccari, validissimo ricercatore universitario, è entrato nella consulta dei sindaci del distretto sannita, grazie ad una disponibilità offertaci dal partito democratico. Abbiamo deciso di entrare nella prima consulta del distretto Sannio dell’Ente Idrico Campano per esercitare e far valere nel luogo opportuno la nostra posizione politica, mentre i comitati, a buona ragione, continueranno ad esercitare la loro pressione da fuori.

Il compito di chi si candida alla gestione della res pubblica è proprio nella capacità di intessere dialoghi finalizzati ad uno scopo, e Civico22 ha sempre dialogato con i partiti, i movimenti civici ed i comitati in maniera trasparente.

A chi, da lati diametralmente opposti, ci critica per eccessivo solipsismo o per “logiche spartitorie” vogliamo ricordare che a gennaio 2021 fummo i primi ad avviare un l’alleanza con il campo largo, dal PD, al Movimento 5stelle, ai Verdi, a Rifondazione Comunista, a Per, e ad altre sigle. Abbiamo sempre dialogato apertamente con queste forze politiche ed è stato per noi naturale accettare di entrare nell’ Eic a svolgere il nostro ruolo ed affermare la nostra posizione quando il Sindaco Ruggiero ce ne ha dato la possibilità.

Non abbiamo paura del dialogo, anzi, lo promuoviamo. Nasciamo come desiderio di tornare alla politica e non di fuggire e non abbiamo paura di entrare, anche in solitudine, dentro organismi che parlano e decidono su argomenti così importanti come l’acqua, su cui presto convocheremo un dibattito pubblico e politico, sempre nello spirito di un confronto costruttivo, che sia edificante e propositivo per l’intera comunità cui apparteniamo.

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