Ai primi di novembre del 2020 Civico22 ha diffuso l’“Appello per salvare la Comunità Educante della città di Benevento” chiedendo l’attivazione urgente di un tavolo di lavoro per la costituzione di un Patto Territoriale di Comunità che salvasse la comunità educante nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 e ponesse le basi per una buona programmazione dell’anno scolastico futuro.
Sette, i punti salienti dell’Appello:
- redigere una mappatura di tutti gli alunni “disconnessi”, per prevenire, o recuperare, la dispersione scolastica;
- superare la logica “apertura/chiusura” delle scuole con interventi didattici diffusi in rete con il terzo settore locale, le associazioni sportive, gli ordini professionali, per raggiungere gli alunni dispersi sia individualmente che in mini gruppi;
- aiutare le scuole primarie e le scuole dell’infanzia a riaprire in sicurezza al più presto, con l’apporto del contributo civico di volontari, di beneficiari del Reddito di Cittadinanza all’interno dei Progetti di Utilità Collettiva, giovani in Servizio Civile;
- sostenere il corpo docente nel cambio delle metodologie di insegnamento dalla presenza alla DAD attraverso nuove forme di volontariato in campo informatico e pedagogico;
- progettare il piano di mobilità sostenibile urbana con l’attivazione dei PedoBus per gli studenti delle scuole primarie e delle scuole medie inferiori;
- programmare un miglior piano di mobilità urbana sui modelli della sharing economy al fine di deflazionare l’uso degli autobus urbani a partire dalla primavera 2021;
- attivare percorsi programmati e sicuri all’aria aperta per i minori della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
All’Appello hanno subito risposto:
- l’Istituto Tecnico Industriale Bosco Lucarelli
- l’Istituto Professionale “IPIA Pamieri”
- il Liceo Artistico Virgilio
- l’Ufficio Scolastico Provinciale
- il Centro Servizi al Volontariato della Provincia di Benevento
- l’Azione Cattolica Diocesana
- il Progetto PFP con Budget Educativi della Rete di Economia Sociale Internazionale RES-INT
- l’Università degli Studi del Sannio
- l’Università Giustino Fortunato
- l’AIFA Associazione Italiana di Amici e Familiari con ADHD
- la Cooperativa Sociale “Solot”
- gli Educatori del Progetto “Io faccio centro con i Budget Educativi” – Parrocchia San Modesto
- la Rete di Economia civile “Sale della Terra”
- Legacoop Campania
- la Caritas Diocesana di Benevento
Alla prima riunione erano, altresì, presenti i Consiglieri Regionali Luigi Abbate e Erasmo Mortaruolo, il segretario cittadino del PD Giovanni De Lorenzo.
Nelle riunioni successive del Tavolo per la costituzione dei Patti Educativi Territoriali sono emersi alcuni bisogni che necessitavano di un intervento urgente da parte della Comunità educante di Benevento:
- mancanza di tecnologie per alcuni studenti disconnessi
- difficoltà a conservare i contatti con le famiglie
- necessità di raggiungere individualmente i dispersi e i disconnessi, sostenendo le famiglie in difficoltà
- necessità di arricchire l’offerta didattica attuale con occasioni di socializzazione in spazi aperti e di sostegno all’infanzia e all’adolescenza
- necessità di progettare insieme una rete capace di generare risposte per il contrasto alla povertà educativa anche per il dopo-covid
A seguito degli incontri del Tavolo, Civico22 ha pertanto deciso di attivare quattro azioni:
- una mappatura scolastica
- le Aule Digitali Diffuse
- le Aule Didattiche Alternative
- le Sentinelle dell’inclusione che nei quartieri, nelle contrade, nelle parrocchie, aiutano ad individuare famiglie o adolescenti che potrebbero essere in difficoltà.
- la Banca del Tempo che connette studenti preparati e motivati con studenti più in difficoltà, attivando la peer education digitale, e che raccoglie la disponibilità volontaria di ex docenti o docenti ancora in servizio a dedicarsi agli studenti in difficoltà.
Mappatura scolastica
La Rete RES-INT ha subito attivato il Progetto nazionale “PFP, Progetti Formativi Personalizzati con Budget Educativi” – che a Benevento ha la propria direzione nazionale e un proprio Nodo di rete – ed otto Istituti scolastici hanno prontamente aderito ai Patti Educativi Territoriali proposti da Civico22:
- L’Istituto Tecnico Industriale Bosco Lucarelli
- L’Istituto Professionale “IPIA Pamieri-Rampone”
- Il Liceo Artistico Virgilio
- Il Liceo Scientifico “G. Rummo”
- L’Istituto “Le Streghe”
- L’Istituto “Galilei Vetrone”
- L’Istituto “Carafa” di Cerreto Sannita
- La Scuola “La Tecnica”
L’Università degli Studi del Sannio, nella persona del prof. Francesco Vasca ha dato la disponibilità del suo gruppo di ricerca, il GRACE del Dipartimento di Ingegneria, nella definizione di una Mappa Cittadina della dispersione/disconnessione scolastica.
In particolare, il Prof. Vasca, esperto di social network analisys, ha chiesto alle Scuole di entrare in rete con l’Unisannio per mappare la dispersione, individuando le aree geografiche della città maggiormente colpite in modo da poter procedere alla programmazione di interventi urgenti di welfare di prossimità.
Le informazioni raccolte, in regime di anonimato, sono state:
– per ogni classe e per ogni alunno: età, residenza, numero di assenze digitali
– situazione occupazionale dei genitori
– informazioni sulla carriera scolastica precedente ai lockdown
Le Scuole hanno mappato la propria popolazione studentesca ed hanno trasmesso tutti i dati al gruppo di ricerca del Prof. Vasca che sta adesso sviluppando la mappatura con la relativa analisi di contesto.
Dalla prima lettura dei risultati è emerso che il numero degli adolescenti dispersi o a rischio dispersione a causa della assenza alle lezioni scolastiche a distanza è molto elevato:
- al “Palmieri-Rampone” sono almeno 50 gli adolescenti destinatari di progetti formativi personalizzati, ma il numero è sicuramente in aumento;
- all’Istituto Industriale “Bosco Lucarelli” mappati subito 15 adolescenti disconnessi e a rischio dispersione;
- all’Istituto “Le Streghe” sono già 4 i progetti avviati immediatamente su altrettanti adolescenti in situazioni di povertà educativa rilevanti o disconnessi durante la DaD.
Aule Digitali Diffuse e Aule Didattiche Alternative
Grazie al supporto del Progetto PFP, delle tante associazioni che hanno dato la propria disponibilità, Civico22 ha potuto fin da subito avviare le Aule Digitali diffuse e le Aule didattiche integrative per riallacciare gli adolescenti alla scuola e al territorio.
Le Aule Digitali Diffuse, che hanno una durata di sei mesi,offrono uno spazio di coworking, in cui gli alunni possono utilizzare tablet o computer connessi alla rete per seguire le lezioni scolastiche in DAD supportati da un educatore o un’educatrice che ne curano anche l’aspetto “emotivo”. Si tratta infatti di ragazzi che per condizioni economiche della famiglia non possiedono un computer per collegarsi alla Didattica a Distanza, oppure di ragazzi che, pur avendo una condizione agiata, non hanno avuto un crollo motivazionale e non si sono più collegati alla DaD.
Le Aule Digitali Diffuse sono spazi messi a disposizione da: Solot, Compagnia stabile di Teatro di Benevento, U.S. Rugby Benevento, CNCA, Caritas diocesana di Benevento, L@P 31 Asilo, Cooperativa Agricola “Lentamente”, AP Libertà, Fattoria Sociale Orto di Casa Betania, Consorzio Sale della Terra, parrocchia San Modesto, Centro E’ più bello insieme.
Il metodo delle Aule Digitali Diffuse è stato replicato anche fuori Benevento: a Pietrelcina, a Roccabascerana, a Campolattaro, a Vitulano, a Chianche e a San Bartolomeo in Galdo, dove Comuni, associazioni, Cooperative hanno deciso di creare spazi per accogliere adolescenti in difficoltà con la DaD ed hanno chiesto a Civico22 e al Progetto PFP di aiutarli ad attivare le aule digitali.
Oltre a queste, sono partite, in orario pomeridiano, anche le Aule didattiche integrativeche consentono lo svolgimento di attività laboratoriali, soprattutto per gli studenti più fragili e a rischio di dispersione scolastica, e che hanno una triplice finalità: offrono un rinforzo didattico, possono essere allacciate ai percorsi PCTO, sono luoghi in cui l’alunno può recuperare debiti da assenza grazie ad uno speciale “progetto educativo territoriale”.
L’incontro online del 7 gennaio presenta anche l’esperienza dei Patti Educativi di Comunità attivati nel territorio napoletano dalla sinergia tra Save the Children e la Cooperativa Sociale Dedalus di Andrea Morniroli con la collaborazione di 17 organizzazioni civiche e del terzo settore, l’ASL NA 1 centro e l’Assessorato alla scuola e all’istruzione del Comune di Napoli e che ha coinvolto circa 4944 studenti.
Con l’Assessore Lucia Fortini, Immafederica Refuto e Antonio Furno cercheremo di capire il ruolo politico delle Istituzioni, Regione o Comune, nei processi di attivazione dei “luoghi” di comunità in cui Enti pubblici e società civile possono prendere in carico le fasce fragili con il metodo della co-progettazione e co-gestione.
Questo anche a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 131/2020 che ha introdotto una nuova “cultura amministrativa” nel punto in cui sancisce l’Amministrazione condivisa che, di fatto, supera l’idea per cui solo l’azione dell’Ente pubblico è idonea allo svolgimento di attività di interesse generale, riconoscendo questa proprietà anche ai cittadini quando realizzano esperienze di cittadinanza attiva. Il che si traduce in una compiuta realizzazione normativa del principio di sussidiarietà orizzontale che impronta le relazioni con le pubbliche amministrazioni in termini di collaborazione.