Pino Iorio, Laboratorio2, Paesaggio, torna sulla vicenda del taglio dei pini in città:
《I pini di viale Atlantici. Anzi, spesso, i pini di Viale Atlantici, di via Pace Vecchia e di via Fratelli Rosselli. Più di centoventi piante, tutte insieme, indistintamente.
Uno dei tanti imperdonabili errori che potrebbero portare al taglio di quegli alberi antichi, alcuni quasi centenari è considerare quei cento e più alberi come un tutt’uno, da prendere in blocco, da tagliare tutti insieme. Come se un albero con 90 anni di vita e di vicissitudini le più varie possa essere uguale ad un altro, piantato a un chilometro di distanza, e magari solo 50 anni fa.
Caro Sindaco, quegli alberi ora hanno un nome, anzi un numero che li definisce, uno per uno, e quindi mettere tutto insieme, come Lei ha fatto, ci pare un chiaro errore di valutazione.
Ma anche la paura (il prof. Francesco Di Donato, più amabilmente, la chiama “eccesso di prudenza”) è uno degli acceleratori nella decisione di tagliare tutto, indiscriminatamente.
Basti ricordare il taglio di molti di quei pini, prima poco alla volta, uno a uno perché facesse meno male e facessero meno rumore e ora, caduto ogni freno inibitorio, tagliamoli tutti insieme, appassionatamente.
Non è corretto, inoltre, questo modo di procedere, che anzi ci sembra francamente arraffazzonato. Esistono dei sistemi scientifici che consentono di misurare il rischio che un albero venga sradicato dal vento, fatto di semplicissimi calcoli matematici che, noti l’altezza della pianta, il diametro della chioma e la forza del vento, danno un parametro ben più attendibile di un esame a vista. Esistono prove meccaniche, tra le tante presenti in letteratura, che possono confermare e dare forza ai calcoli matematici: ebbene, ci risulta che nulla di questo sia stato fatto.
Ma poi, e ritorniamo a quanto detto prima, molti pini sono diritti e non hanno fatto alcun danno alla sede stradale, altri sono diritti ma hanno radici più superficiali, e creano danni di varia entità al manto stradale e/o al marciapiedi; pochi sono abbastanza storti ma, strada facendo, si sono raddrizzati, forse anche per una efficace potatura; altri sono storti ma hanno radici profonde (con garanzia di stabilità della pianta); altri sono giovani, o giovanissimi mentre altri hanno uno splendido portamento, con rami folti e perfettamente a piombo con la base; infine, per altri ancora si potrebbe migliorare il coefficiente di sicurezza con una intelligente potatura.
100 pini, 100 casi diversi!
Ciò premesso, appena possibile, a nostre spese ci impegniamo ad effettuare, insieme a professori esperti, una ricognizione scientifica fatta di analisi e prove a campione sugli alberi, anche in contraddittorio con tecnici di fiducia dell’Amministrazione.
Clemente Mastella Sindaco, lo chiediamo nuovamente con forza: non tagli indiscriminatamente gli alberi prima di aver valutato i risultati delle nostre indagini, che Lei ci autorizzerà a fare!
Quelli sono i NOSTRI pini, quello è il NOSTRO viale e questa è la NOSTRA città!》.
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Vi ricordiamo che è ancora possibile firmare la petizione qui

https://www.change.org/p/al-sindaco-di-benevento-salviamo-i-pini-di-benevento

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